SLAVES NO MORE
L’Associazione
Sono sempre più frequenti le notizie che riguardano sconcertanti violenze sulle donne. Un fenomeno globale che si traduce in varie e drammatiche espressioni: femminicidi (in Italia crescono di anno in anno), migliaia di bambine nel mondo che continuano a subire la pratica barbara delle mutilazioni genitali, una donna su tre nel mondo subisce violenza fisica o sessuale… Ancor meno si parla di un altro fenomeno, più sommerso, e altrettanto drammatico: quello del traffico di persone, specialmente per lo sfruttamento sessuale e lavorativo ma non solo. Una vera e propria schiavitù contemporanea. Che riguarda milioni di persone soprattutto donne e ragazze minorenni in tutto il mondo.
Per combattere contro questa piaga, ma anche per lottare contro tutte le forme di violenza, abuso e discriminazione di cui sono vittime le donne, è nata il 29 dicembre 2012 l’associazione Slaves no More (Mai più schiave), su iniziativa di religiose e laici da tempo impegnati nella lotta al traffico di persone e nella salvaguardia delle vittime.
Con questa associazione vorremmo poter agire in modo ancora più efficace e capillare per prevenire e contrastare le violenze sulle donne e, soprattutto, per combattere il fenomeno del traffico e dello sfruttamento, in rete con altri gruppi, enti e associazioni sia in Italia che all’estero. Di qui, il nome in inglese. Proprio perché ci inseriamo in una dimensione internazionale. Quello del traffico di persone si configura, infatti, come un fenomeno che tocca diversi Paesi di origine, transito e destinazione con cui vorremmo intensificare contatti e collaborazioni.
L’Associazione Slaves no More persegue il fine esclusivo della promozione sociale, umana, civile, culturale e interculturale di donne e minori in situazioni di vulnerabilità e difficoltà, vittime di violenze, abusi, tratta e riduzione in schiavitù. Inoltre, l’associazione ha tra i suoi scopi prioritari la formazione, l’informazione e la prevenzione, la liberazione e la promozione della donna emarginata e vittima di situazioni che la privano della sua dignità e legalità. Ma anche il sostegno e la reintegrazione socio-lavorativa attraverso progetti personalizzati sia in Italia che nei Paesi di provenienza delle donne immigrate. Questo perché vorremmo potere restituire un futuro a giovani donne e ragazze, a cui è stata tolta qualsiasi prospettiva di vita dignitosa.
Per saperne di più
Il nostro statuto
Il direttivo
Pino Gulia – Presidente
Eletto Presidente dell’associazione da settembre 2021, ha lavorato dall’inizio degli anni ’80 in Caritas diocesana di Roma. Nel 1988 ha ottenuto l’incarico di seguire il fenomeno migratorio in Italia e in Europa presso la Caritas Italia. È qui, dal 1995, ha cominciato ad affrontare la problematica della tratta. Nominato responsabile del Coordinamento ecclesiale contro la tratta, ha partecipato all’evolversi della lotta al fenomeno, della nascita di numerose strutture di accoglienza per le vittime, della nascita dell’art. 18 nel Testo Unico Immigrazione dedicato appunto alla lotta e alla prevenzione della tratta e alla salvaguardia delle vittime. Nel 2002 è stato chiamato dal presidente nazionale delle Acli per avviare e coordinare il Servizio Immigrati all’interno della sede nazionale del Patronato Acli e promuovere gli Sportelli immigrati nelle Sedi provinciali. Dal 2004 è consulente della Missione Permanente della Santa Sede per gli Organismi Internazionali a Vienna, per il trafficking in persons.
Suor Eugenia Bonetti -Fondatrice
Missionaria della Consolata, fondatrice dell’associazione (2012) Slaves no more (Mai più schiave) a difesa di donne vittime di violenza e di tratta di esseri umani e presidente dal 2012 a agosto 2021. Inviata in Kenya nel 1967, vi resta per 24 anni, nelle diocesi di Nairobi, Meru, Nyeri e Murang’a. Lavora nei settori dell’educazione e formazione di catechisti e insegnanti, oltre che nella pastorale parrocchiale e vocazionale, con un occhio di riguardo per giovani e donne. Tornata in Italia negli anni ‘90, lavora, prima, in un Centro di ascolto e accoglienza Caritas, a Torino, con donne immigrate, molte delle quali vittime della tratta di esseri umani; poi, a Roma negli uffici centrali dell’Unione Superiore Maggiori d’Italia (USMI), settore «Tratta donne e minori». Collabora da anni con religiose nigeriane per il reintegro soci-lavorativo delle donne vittime di tratta e sfruttamento. Nel 2019 chiamata da Papa Francesco per scrivere le meditazioni della Via Crucis del venerdì santo al Colosso. Autrice di vari libri e pubblicazioni.
Suor Monica Chikwe
Vicepresidente dell’Associazione da settembre 2021. Consorella delle Suore ospedaliere della Misericordia. Per anni ha rappresentato le religiose che lavoravano contro il traffico e lo sfruttamento di persone nel network RENATE (Religious in Europe Networking Against Trafficking And Exploitation). Dal 2012 membro di Slaves no More, con ruolo nel direttivo. Dal 2000 collabora con l’USMI nella lotta alla tratta di esseri umani, con un occhio particolare alle ragazze e donne vittime di sfruttamento sessuale. Con Slaves no more ha contribuito alla nascita del progetto dei rimpatri volontari ed assistiti. Collabora con il network di religiose nigeriane contro la tratta di esseri umani. Con l’associazione ha anche sviluppato il servizio di sostegno alle ragazze in Ambasciata nigeriana per l’ottenimento di documenti.
Francesco Carchedi
Docente presso il Dipartimento di Scienze Sociali-Politiche e Scienze del Servizio sociale, già consulente del Dipartimento delle Pari Opportunità-Presidenza del Consiglio per gli interventi di protezione delle vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale, lavorativo ed accattonaggio. Studioso di fenomeni correlati all’immigrazione straniera e alle forme di vulnerabilità sociale ed economica. Da qualche anno collabora con l’Osservatorio Placito Rizzotto-Flai CGIL alla redazione del Rapporto “Agromafie e caporalato”, nonché al Progetto INCIPIT della Regione Calabria sull’emersione e protezione delle vittime di sfruttamento a livello regionale.
Autore di varie pubblicazioni sul fenomeno migratorio e sul fenomeno della tratta.
Oria Gargano
Laureata in “Scienze Politiche” presso l’Università “Sapienza” di Roma e specializzata in “Scienze della Comunicazione” presso l’Università LUISS, ha poi conseguito il Master in “Studi di Genere e Politiche di Pari Opportunità” presso “Alma Mater”. Attualmente è Presidente di BeFree Cooperativa Sociale contro tratta, violenza, discriminazioni, da lei fondata nel 2007 insieme ad altre collaboratrici. È stata esperta italiana presso l’Osservatory of Violence Against Women del European Women Lobby (Bruxelles), si occupa da molti anni di sostegno alle donne vittime di violenza e di tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento. E’ stata la responsabile di centri di antiviolenza nel territorio di Roma. E’ formatrice sui temi legati alla sua attività in ambito accademico. E’ inscritta all’albo dei giornalisti di Lazio e Molise. E’ autrice di diversi libri e saggi sul tema della violenza di genere e il traffico di esseri umani a scopo di sfruttamento.
Alessandro Baldo
Esperto in migrazione e cooperazione internazionale.
Fondatore e Responsabile Progettazione di Fondazione Soleterre, consulente senior Progetti per SIMN Scalabrini International Migration Network – Ufficio Regionale di Sviluppo per Europa-Africa. Docente da 12 anni al Master “Immigrazione, genere, modelli familiari e strategie di Integrazione” Università degli Studi di Pavia – Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali (Prof.ssa Annarita Calabrò).
Francesca Romana Cocchi –
Segreteria organizzativa
Dal 2017 segretaria dell’associazione Slaves no More. Si è sempre interessata di diritti delle donne ed empowerment femminile. Laureata in scienze politiche e diritti umani all’Università degli Studi di Padova ha collaborato con il Comune di Bergamo nell’ufficio pace e cooperazione. Dopo un master in progettazione ha lavorato nell’ufficio Formaper della Camenra di Commercio di Milano e presso il Coordinamento Italiano della Lobby Europea delle Donne.