Slaves no more ha seguito i lavori di ASGI e Gruppo di Esperte/i su sfruttamento e tratta per la realizzazione del documento, qui riportato dal sito ASGI, su “Sfruttamento lavorativo in agricoltura: commento alle Linee guida” elaborate nell’ambito del “Piano triennale di contrasto allo sfruttamento in agricoltura e al capolavoro”.
Inoltre il Gruppo di Esperte/i ha anche elaborato un documento contro Sfruttamento e tratta reperibile al link :
https://giammarinaro.net/gruppo-di-esperte-i-contro-sfruttamento-e-tratta/
Questi due documenti rappresentano una opportunità di riflessione e di sprone innanzitutto per la politica perché torni a dare giusta attenzione e azione alle problematiche dello sfruttamento e della tratta ma anche per noi tutti, ma non solo, che ci confrontiamo quotidianamente con le situazioni determinate da tali fenomeni perché sappiamo dare risvolto Politico al nostro agire.
L’Associazione Slaves no more ringrazia il Gruppo di Esperte/i per l’ intenso lavoro svolto per la realizzazione di questi documenti e per avere messo a disposizione di tutti, tramite essi, le loro competenze.
Sfruttamento lavorativo in agricoltura : commento alle linee guida
Il 7 ottobre 2021, la Conferenza Unificata Stato – Regioni ha sancito l’accordo per l’adozione delle Linee Guida in materia di identificazione, protezione e assistenza alle vittime di sfruttamento lavorativo in agricoltura elaborate nell’ambito del “Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato (2020 – 2022)”.
L’ASGI e il gruppo di esperte/i contro sfruttamento e tratta hanno elaborato un commento rilevando alcune criticità con lo scopo di favorire la corretta attuazione delle misure sviluppate nelle Linee Guida.
Nel commento si propongono alcune raccomandazioni volte a favorire una pronta identificazione e tutela delle vittime di sfruttamento lavorativo, quali:
– Costruire un sistema di referral, accompagnamento e inclusione sociale delle persone soggette a sfruttamento lavorativo
– Costruire un modello di presa in carico territoriale fondato su Protocolli che coinvolgano tutti i soggetti istituzionali e di società civile competenti
– Specificare che, in ogni caso, viene privilegiato il percorso sociale per il rilascio del permesso di soggiorno, ove necessario
– Superare la dicotomia “identificazione preliminare/identificazione formale
– Costruire un sistema di accoglienza e di supporto all’inclusione socio-lavorativa che va pensato, anche al di fuori dell’alternativa sistema anti-tratta/SAI
– Indicare le azioni da intraprendere in un’ottica di genere
– Prevedere soluzioni innovative allo scopo di agevolare le assunzioni dei lavoratori sfruttati e per rendere effettivo il diritto di accedere ai rimedi